SPORT SCIENCE, LA TECNOLOGIA CHE "ALLENA" GLI ATLETI
Praticare sport ad alti livelli comporta la necessità di porre maggiore attenzione ai dettagli e, per questo, anche un miglioramento dell’1 - 2% delle prestazioni può essere fondamentale per ottenere i risultati desiderati. Nuove tecnologie e la ricerca nel campo della Sport Science stanno sviluppando nuovi e alternativi metodi per migliorare le prestazioni sportive e molti team e federazioni stanno investendo in questo settore.
ReTIMER: Tecnologia VR per migliorare la qualità del sonno
Il Dr. Craig Duncan, esperto di scienze dello sport che
segue la squadra australiana, ha pianificato un programma scientifico del sonno
,basato sull’utilizzo di tecnologie VR, per garantire un migliore recupero di
energie ai giocatori australiani in occasione dello spareggio contro
l’Honduras; in quest’occasione i giocatori avrebbero dovuto affrontare un primo
match in Honduras e dopo soli tre giorni giocare la partita di ritorno in
Australia, con conseguente rischio di disputare una gara sottotono a causa del
jet-lag e di un viaggio di 24 ore per tornare in patria. Per ovviare a questo
problema e garantire il passaggio del turno, il Dr. Duncan ha deciso di
utilizzare Re-Timer, un visore che utilizza una light-therapy per regolare i
cicli del sonno e combattere la stanchezza da jet-lag.
Grazie all’utilizzo di particolari luci blu e verdi, ReTimer
sopprime la produzione corporea di melatonina, l’ormone complice della
sensazione di stanchezza, e permette a chi lo utilizza di regolare
autonomamente il proprio orologio biologico e ritrovare più velocemente la
miglior condizione fisica.
3D Motion Tracking per la prevenzione degli infortuni
Un altro interessante nuovo utilizzo delle tecnologie nel
mondo dello sport è MVN Analyze di Xsens,
il quale consiste in una serie di sensori indossabili durante l’attività fisica
che tracciano l’atleta creando una sequenza 3D Kinematic attraverso la quale è
possibile capire se l’atleta sta eseguendo correttamente i movimenti o sta
compensando e quindi è a rischio infortunio.
La novità di questi sensori sta proprio nella grande indossabilità che permette un tracciamento nella vita reale e non in
laboratorio, dando maggior valore ai risultati.
Un’altro aspetto molto interessante è che il 3D Motion
Tracking può essere utilizzato in ambito sportivo sia per la prevenzione degli
infortuni degli atleti, sia per autovalutare i propri movimenti capendo in cosa
è possibile migliorare. Ancora più importante, il tracciamento 3D può essere
utilizzato in tutte le terapie riabilitative e per la cura di difetti
posturali.
Rugby e WattBike: un
caso tutto italiano!
Anche in Italia si inizia a pensare in ottica Sport Science,
anche se con un po’ di ritardo rispetto a Paesi come gli Stati Uniti o
l’Australia.
La Federazione Italiana Rugby ha siglato da poco un
contratto di collaborazione con WattBike
mirato ad ottimizzare la preparazione individuale degli atleti della Squadra
Nazionale e dei due Top Team Benetton Rugby e Zebre.
Wattbike, che
sviluppa apparecchiature di alto livello per il ciclismo indoor, ha fornito
alla Federazione quattro bici altamente tecnologizzate per quegli atleti per i
quali possano rendersi necessarie sedute di fitness aggiuntive, lavori di
ritorno in campo specifici o semplici sedute di preparazione fuori dal campo.
Le bici grazie a WPM (Wattbike
Performance Monitor) catturano tutte le metriche utili all’atleta come
forza, tecnica e performance e le elaborano in tempo reale mostrando i
progressi e impostando lavori personalizzati.
Strategia e misurazione delle performance nello sport, come
nel marketing, sono due strumenti fondamentali per ottenere quel vantaggio
competitivo necessario a fare meglio dei propri competitors...o a qualificarsi
al prossimo Mondiale!
Commenti
Posta un commento